domenica 15 marzo 2020

Bimbi vi ricordate il nostro Roberto Piumini? Quante sue poesie abbiamo studiato! L’ospedale Humanitas  di Milano  gli ha chiesto di parlare del corona virus ai bambini.
Ecco la sua filastrocca:

Che cos’ è che in aria vola?
C’ è qualcosa che non so?
Come mai non si va a scuola?
Ora ne parliamo un po’ .
Virus porta la corona,
ma di certo non è un re,
e nemmeno una persona:
ma allora, che cos’ è?
È un tipaccio piccolino,
così piccolo che proprio,
per vederlo da vicino,
devi avere il microscopio.
È un tipetto velenoso,
che mai fermo se ne sta:
invadente e dispettoso,
vuol andarsene qua e là.
È invisibile e leggero
e, pericolosamente,
microscopico guerriero,
vuole entrare nella gente.
Ma la gente siamo noi,
io, te, e tutte le persone:
ma io posso, e anche tu puoi,
lasciar fuori quel briccone.
Se ti scappa uno starnuto,
starnutisci nel tuo braccio:
stoppa il volo di quel bruto:
tu lo fai, e anch’ io lo faccio.
Quando esci, appena torni,
va’ a lavare le tue mani:
ogni volta, tutti i giorni,
non solo oggi, anche domani.
Lava con acqua e sapone,
lava a lungo, e con cura,
e così, se c’ è, il birbone
va giù con la sciacquatura.
Non toccare, con le dita,
la tua bocca, il naso, gli occhi:
non che sia cosa proibita,
però è meglio che non tocchi.
Quando incontri della gente,
rimanete un po’ lontani:
si può stare allegramente
senza stringersi le mani.
Baci e abbracci? Non li dare:
finché è in giro quel tipaccio,
è prudente rimandare
ogni bacio e ogni abbraccio.
C’ è qualcuno mascherato,
ma non è per Carnevale,
e non è un bandito armato
che ti vuol fare del male.
È una maschera gentile
per filtrare il suo respiro:
perché quel tipaccio vile
se ne vada meno in giro.
E fin quando quel tipaccio
se ne va, dannoso, in giro,
caro amico, sai che faccio?
io in casa mi ritiro.
È un’ idea straordinaria,
dato che è chiusa la scuola,
fino a che, fuori, nell’ aria,
quel tipaccio gira e vola.
E gli amici, e i parenti?
Anche in casa, stando fermo,
tu li vedi e li senti:
state insieme sullo schermo.
Chi si vuole bene, può
mantenere una distanza:
baci e abbracci adesso no,
ma parole in abbondanza.
Le parole sono doni,
sono semi da mandare,
perché sono semi buoni,
a chi noi vogliamo amare.
Io, tu, e tutta la gente,
con prudenza e attenzione,
batteremo certamente
l’ antipatico birbone.
E magari, quando avremo
superato questa prova,
tutti insieme impareremo
una vita saggia e nuova."
                                                      TUTTO ANDRÀ BENE🌈🌈🌈🌈
Ascoltiamo il suo consiglio e usiamo le parole come doni da mandare... Scrivete i vostri commenti! 

4 commenti:

  1. Mi è molto piaciuta la filastrocca. Le parole sono importanti. In questo periodo non posso andare dalla nonna ma parlo tanto al telefono. Lei ha fatto anche il suo primo video, buffo e tenero. Ciao Anna Chiara.

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    1. Brava, il telefono e i mezzi tecnologici ci aiutano a mantenerci in comunicazione. Dai un abbraccio virtuale alla tua nonna anche da parte mia!

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  2. Ciao maestra.E molto bella la filastrocca.

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